Inizia la sperimentazione degli asili serali per chi lavora o desidera una serata libera: a chi è rivolto e come funziona
Oggi, molte famiglie si trovano ad affrontare difficoltà nel conciliare lavoro e vita familiare, spesso a causa di supporti inesistenti o troppo costosi. L’equilibrio tra lavoro e vita privata è intaccato da questi fattori, e per alcune famiglie risulta persino difficile permettersi una serata senza bambini.
Le cause sono molteplici: l’età media dei genitori è sempre più avanzata, il che significa che non possono contare su nonni giovani disposti a prendersi cura dei nipoti, e le spese per baby-sitter risultano insostenibili per un reddito medio.
Tuttavia, anche i genitori, che siano separati o in coppia, hanno diritto a una serata tranquilla, lontani dalle responsabilità quotidiane. Per questo motivo, molti comuni hanno lanciato un’iniziativa interessante, che punta a promuovere il benessere psico-fisico dei genitori, permettendo ai bambini di trascorrere la serata in compagnia di coetanei e personale qualificato. In alcuni comuni il progetto è già attivo, mentre in altri inizierà il 14 febbraio, in occasione di San Valentino.
Gli asili serali stanno diventando una realtà concreta in diverse città italiane e offrono un aiuto fondamentale ai genitori che hanno bisogno di un supporto nelle ore serali. Non si tratta più solo di una sperimentazione: il servizio è già attivo o in fase di avvio in città come Milano, Genova, Bolzano, Cesano Boscone, Trieste, Cunardo e molte altre. Ogni Comune ha strutturato il progetto in modo diverso, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: dare alle famiglie un’alternativa più accessibile ed efficace rispetto alla classica baby sitter.
A Genova, l’asilo serale parte ufficialmente il 14 febbraio 2025 con l’apertura dell’asilo Yo-yo anche dopo cena. Il servizio è gratuito fino ad aprile grazie al supporto del Comune e della Fondazione Compagnia di San Paolo, anche se attualmente ha posti limitati. Nato da un’idea di Stradanuova Teatro Centrale, il progetto offre un ambiente sicuro e stimolante per i bambini dai 3 ai 6 anni. Anche a Collegno (Torino), per la sera di San Valentino, il 14 febbraio, i nidi comunali saranno aperti gratuitamente per permettere ai genitori di trascorrere una serata insieme.
Altre città hanno adottato soluzioni simili. A Milano e nella provincia di Lecco, due sedi della scuola Dadà offrono il servizio notturno su richiesta e quello serale una volta al mese. Mentre a Trieste, l’asilo Folli Folletti è aperto fino alle 20, con possibilità di prolungamento. A Cesano Boscone, il progetto ‘Stasera esco anche io’ offre la cena a 30 bambini il venerdì sera, mentre a Cunardo il servizio ‘Mamma, papà, stasera esco’ ha riscosso grande successo.
Inoltre, città come Bolzano, Monza, Siracusa, Salerno e Bergamo hanno già testato iniziative simili. Il loro successo dimostra quanto la richiesta di asili serali sia in crescita. Con l’aumento dell’interesse da parte delle famiglie, non è escluso che a breve questo modello venga adottato in sempre più città e in maniera continua.
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