Google offre uno strumento prezioso per la sicurezza: ora puoi scoprire se qualcuno è in possesso dei tuoi dati personali.
Si parla molto di dark web, quel lato oscuro di internet che molti immaginano come un motore di ricerca sinistro, dove avvengono i peggiori crimini e traffici. E in effetti, è proprio così, ma accedervi – per fortuna – è molto più complesso di quanto si possa pensare. Ciò che conta per noi è difenderci e proteggere le persone a noi care da possibili violazioni.
Tecnicamente parlando (in modo semplice), il dark web è la parte di internet non indicizzata dai normali motori di ricerca e accessibile solo tramite software specifici, come Tor. Spesso associato ad attività illegali, in realtà è un mondo complesso: vi si trovano sia giornalisti e attivisti in cerca di anonimato, sia hacker e truffatori pronti a monetizzare i dati rubati. Ma cosa fanno dei nostri dati e perché cercano di violarli? E soprattutto, come possiamo difenderci? Google ci offre un supporto importante.
Perché dei criminali vorrebbero mai i nostri dati? Beh, la risposta è semplice: per soldi. Gli hacker rubano e vendono informazioni personali nei mercati nascosti del dark web, dove si possono acquistare dati bancari, credenziali di accesso a servizi online, numeri di telefono e persino documenti d’identità falsificati.
Il valore di questi dati dipende dalla loro utilità: una carta di credito con il codice CVV può costare pochi euro, mentre un intero pacchetto con nome, indirizzo, email e password può valere molto di più. Con queste informazioni, i truffatori possono compiere furti d’identità, svuotare conti bancari o accedere a email e social per ingannare altre vittime.
Come proteggersi? Usare password sicure è il primo passo, ma non sempre può bastare. Per sapere se le tue informazioni sono finite nei circuiti illegali, puoi usare il report del dark web di Google. La cosa positiva è che si può attivare con pochi click.
Se Google trova i tuoi dati nel dark web, ti dirà quali informazioni sono compromesse e su quale sito potrebbero essere state rubate. A quel punto, saprai se è il caso di cambiare password o attivare misure di sicurezza extra, come l’autenticazione a due fattori.
E poi una chicca: una volta attivato, il monitoraggio continua in automatico e riceverai notifiche in caso di nuove violazioni.
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