Il conducente pensa di aver chiuso l’auto, ma in realtà rimane aperta: la truffa del Jammer arriva a Frosinone. Come proteggersi.
Da mesi, se non anni, si parla di un’accurata tecnica dei criminali che sfrutta la tecnologia per rubare auto o, più banalmente, ciò che vi è all’interno. E dopo tempo dalla sua nascita, Frosinone è stata protagonista del suo ritorno.
Negli scorsi giorni, gli agenti della Polizia di Stato di Frosinone hanno intercettato due malviventi che si posizionavano negli autogrill dell’autostrada A1 con lo scopo di approfittarsi di chi si allontanava dal veicolo per una sosta.
I conducenti, convinti di aver chiuso l’auto, entravano all’interno dell’autogrill mentre i criminali si appropriavano tranquillamente dei beni al suo interno. L’auto, infatti, non veniva chiusa poiché le onde dei dispositivi Jammer di cui erano dotati interferivano con il segnale delle chiavi. Per fortuna i colpevoli sono stati intercettati, ma il problema è il fenomeno in sé, che è tornato tra le strade – e le autostrade – di Frosinone.
Ma come difendersi? In realtà, è possibile aggirare questi sistemi senza particolari difficoltà.
Come già accennato, questa truffa non è nuova, ma nonostante il tempo passato dalla sua nascita, continua a mietere vittime. Il Jammer è un dispositivo elettronico che, emettendo onde radio ad alta frequenza, interferisce con i segnali dei telecomandi delle auto, impedendo così alle chiusure centralizzate dei veicoli di attivarsi. In pratica, il ladro punta le interferenze verso l’auto mentre il proprietario si allontana.
Visto che si tratta di un sistema a distanza che non sfrutta il raggiro, ma la tecnologia, bisogna rispondere con la stessa moneta: aggirare il sistema che tenta di aggirare la chiave.
In che senso? Rendendo le chiavi immuni. L’ideale sarebbe avvolgerle nella carta stagnola, così che le onde del Jammer non possano raggiungerle. Sebbene possa sembrare scomodo, può essere utile quando ci si ferma in autogrill o in luoghi sospetti. Tuttavia, in questo caso, l’auto andrebbe chiusa con la chiave manuale (se si possiede), poiché il segnale viene schermato anche nel rapporto chiave-veicolo.
Di conseguenza, se la nostra chiave è avvolta da stagnola, anch’essa non riesce a comunicare con l’auto e, dunque, aprirla e chiuderla a distanza. Tuttavia, a noi serve nel momento in cui ci fermiamo, ossia quando il sistema può essere aggirato. Per praticità, in commercio esistono custodie apposite.
Detto questo, la regola principale rimane sempre la stessa: assicurarsi di aver chiuso realmente l’auto. Quando si preme il tasto, una prova veloce aprendo la portiera non costa nulla, quindi sarebbe meglio farlo senza farsi prendere dalla fretta o dalla distrazione.
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