Monte+San+Giovanni+Campano%3A+meraviglioso+borgo+della+valle+latina+saldo+nelle+sue+tradizioni
montesangiovanniunoit
/monte-san-giovanni-campano-meraviglioso-borgo-della-valle-latina-saldo-nelle-sue-tradizioni-692/amp/
Curiositá

Monte San Giovanni Campano: meraviglioso borgo della valle latina saldo nelle sue tradizioni

Nella provincia di Frosinone, tra le mete storiche da visitare rientra Monte San Giovanni Campano: la storia del borgo medievale e del suo castello.

In molti, durante questo periodo dell’anno decidono di fare una vacanza. Chi ha intenzione di non spostarsi dal territorio nazionale, può scegliere varie mete da visitare. Tra queste rientra sicuramente Monte San Giovanni Campano, borgo ai piedi dei Monti Ernici, nella provincia di Frosinone.

Monte San Giovanni Campano: meraviglioso borgo della valle latina saldo nelle sue tradizioni (Montesangiovanniuno.it)

Questo antico borgo, secondo alcuni storici, risale al V secolo, quando qui si trasferirono gli abitanti della vicina cittĂ  romana di Cereate. Anticamente il suo nome era Castelforte, probabilmente per via della presenza del Castello considerato inespugnabile e ancora in parte conservato.

Monte San Giovanni Campano, una perla medievale nella provincia di Frosinone

Tra i luoghi storici da visitare nella provincia di Frosinone troviamo, come appena accennato, Monte San Giovanni Campano, centro che ad oggi conta circa 12mila abitanti e situato sulla destra del fiume Liri, nella Valle Latina.

Monte San Giovanni Campano, una perla medievale nella provincia di Frosinone (Foto da Facebook – Comune di Monte San Giovanni Campano) – Montesangiovanniuno.it

Per lungo tempo il nome del borgo è stato Castelforte, ma nel luglio del 1592 prese il nome di Monte San Giovanni, per volontà di Papa Clemente VIII. Il nome derivava dal monastero benedettino dedicato ai santi Giovanni Battista e Evangelista che, secondo la tradizione, venne fondato dallo stesso san Benedetto da Norcia. Quasi 300 anni più tardi, nel 1872, venne aggiunto anche “Campano” considerata la lunga appartenenza alla provincia di Campagna e Marittima dello Stato Pontificio ed in modo da distinguere il centro dal comune di Monte San Giovanni in Sabina, in provincia di Rieti.

Il primo nome, come abbiamo precedentemente detto, derivava dalla fortezza medievale ancora presente e tra le maggiori attrazioni della cittadina. Il Castello di Monte San Giovanni Campano venne costruito nel X secolo, con una struttura pentagonale, e per anni ha ricoperto un ruolo strategico nella difesa dei confini dello Stato Pontificio per via della sua posizione. Nel XIII secolo, quando era di proprietà dei conti d’Aquino, all’interno del castello fu rinchiuso san Tommaso d’Aquino per volere dei suoi familiari che avrebbero voluto distoglierlo dalla vocazione religiosa domenicana per farlo entrare nell’Ordine benedettino. Si narra che, durante la prigionia, durata due anni, i fratelli di san Tommaso d’Aquino mandarono nella sua stanza una donna per tentarlo, ma il santo la cacciò con un tizzone ardente. Proprio dopo questo tentativo, secondo la tradizione, san Tommaso d’Aquino cadde in un sonno profondo ed in sogno due angeli lo avrebbero cinto con il cordone della castità cosicché potesse dedicarsi solo alla vocazione religiosa.

La fortezza subì grossi danni prima nel 1495 dalle truppe di Carlo VIII di Francia, giunte in Italia per conquistare il Regno di Napoli, poi a causa di due terremoti. Nel 1990 venne restaurato ed ancora è possibile visitare il palazzo ducale e le carceri sotterranee, compresa la stanza in cui fu rinchiuso san Tommaso d’Aquino, una delle quali trasformata in cappella.

Oltre al castello, che sovrasta ancora oggi il centro storico, sono presenti le famose “colonnette”, ossia delle colonne in pietra che anticamente delimitavano i confini tra lo Stato della Chiesa e il Regno delle due Sicilie. Questi ceppi si trovano sui monti intorno al centro abitato e possono essere visitati dagli amanti del trekking. Nel centro storico, invece, è possibile ammirare costruzioni antiche, come portali e finestre, perfettamente conservate, ma anche vicoli che riportano al passato in un’atmosfera a dir poco fiabesca.

Marco Sparta

Nato nel 1991 in Sicilia. Giornalista Pubblicista e laureato in Media comunicazione digitale e Giornalismo alla Sapienza di Roma. Da oltre dieci anni ricopro il ruolo di articolista collaborando per diverse testate. Mi occupo principalmente di cronaca, politica, ambiente, economia e sport. Un grande amore mi lega da sempre alla scrittura e al mondo del giornalismo che mi ha portato a fare della passione una professione.

Recent Posts

“Molti gridarono allo scandalo”: Benedetta Parodi svela cosa è successo agli esordi in cucina

Benedetta Parodi, durante un'intervista, ha svelato un particolare episodio vissuto quando ha iniziato a cimentarsi…

2 settimane ago

(Spoiler 22 luglio) La Promessa, profonda tristezza per Alonso: cosa succede

Dalle anticipazioni de La Promessa, Don Alonso cade in una spirale di profonda tristezza senza…

2 settimane ago

Rinfrescare casa senza spendere una fortuna: così l’aria condizionata non serve piĂą

Rinfrescare casa senza dover necessariamente spendere una fortuna è possibile: basta fare così e l'aria…

2 settimane ago

UPAS, Raffaele va in pensione? Pronta la sostituzione

Raffaele Giordano, nella fiction, dovrebbe essere vicino ai settant'anni: appare dunque pronto per la pensione.…

2 settimane ago

Anche tu lavi frutta e verdura prima di metterle in frigo? Attenzione a questa abitudine comune

Tante persone dopo aver acquistato frutta e verdura la lavano prima di metterla in frigo:…

2 settimane ago

Niente pubblicitĂ  e risultati di ricerca veloci e precisi: altro che Google, scarica questa app

Altro che Google: esiste un'alternativa senza pubblicitĂ  e che permette di accedere a risultati di…

2 settimane ago