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Economia

Sanità: ci costa sempre di più ma aumentano i tempi di attesa per esami e visite

Quello della sanità in Italia sta diventando un problema davvero grande e la situazione è condannata a peggiorare: secondo gli esperti pagheremo sempre di più per avere meno servizi.

Si può fare a meno di molte cose ma sicuramente non di cibo, istruzione e sanità. In Italia, per il momento, fortunatamente la sanità è pubblica e chiunque può avere accesso alle cure necessarie. Il problema è quando? Infatti ci saremo accorti tutti che, nel pubblico, i tempi di attesa si sono prolungati in misura allarmante.

Sanità: ci costa sempre di più ma aumentano i tempi di attesa per esami e visite/montesangiovanniuno.it

Questo costringe un numero crescente di cittadini a rivolgersi a strutture private le quali riescono ancora a garantire visite ed esami nel giro di 2 o 3 giorni. Ma chi non può permettersi di andare in strutture private che cosa può fare? Eppure lo Stato investe moltissimo nella sanità: molto più di altri paesi europei.

La situazione non solo non è rosea ma si sta facendo drammatica e, secondo le stime degli esperti, negli anni futuri andrà a peggiorare. In poche parole la sanità costerà sempre di più allo Stato ma noi avremo tempi di attesa sempre più lunghi. Il motivo? Analizziamo tutto nei dettagli nel prossimo paragrafo.

Sanità: ecco cosa aspettarci per il futuro

La situazione sanitaria nel nostro Paese è preoccupante più che mai per tutta una serie di fattori che, nel corso degli anni, sono andati a sommarsi e che nei prossimi anni rischiano di far esplodere il Sistema Sanitario Nazionale. Troppi debiti e poca crescita, moltissimi anziani ma nascite ai minimi storici: il dramma è servito!

Nel 2024 la spesa sanitaria da parte dello stato è stata di 138.776 milioni di euro: questa cifra ha segnato un aumento del 5,8% rispetto al 2023 e persino del 2% rispetto al 2022 quando non era ancora finita l’emergenza legata al Covid.  In pratica, stando ai calcoli degli economisti, attualmente metà delle entrate fiscali finiscono in  sanità. Fin qui il quadro è preoccupante ma nemmeno troppo.

Sanità: ecco cosa aspettarci per il futuro/montesangiovanniuno.it

Diventa allarmante se, però, consideriamo questo fatto: nonostante la spesa pubblica per la sanità continui a salire, i tempi di attesa per visite ed esami aumentano. Sembra un paradosso ma è così. Infatti le famiglie oggi spendono in media circa 50 miliardi di tasca propria per farsi curare nella sanità privata. In pratica lo Stato spende cifre abnormi per un servizio pubblico di cui le famiglie poi non riescono a beneficiare.

La situazione migliorerà nei prossimi anni? Il contrario in quanto la composizione della popolazione cambierà drasticamente a favore degli anziani e a svantaggio dei giovani. Oggi il 24% della popolazione italiana è composta da persone over 65 i quali, entro il 2050, arriveranno al 35% mentre gli over 80 arriveranno al 14%.

Sarebbe una bella notizia se non fosse per il fatto che i giovani, invece, mancheranno all’appello: il 30% delle famiglie è composto da coppie senza figli. Considerando che le tasse le pagano soprattutto i giovani e la produttività aumenta grazie ai giovani, che fine farà l’Italia? La popolazione anziana aumenterà, lo Stato dovrà investire sempre di più per la sanità ma la produttività calerà: cosa si potrebbe fare per contrastare questa situazione?

Dal punto di vista sanitario potrebbe essere una buona idea seguire il trend di altri Paesi e mettere in atto politiche che puntino a integrare pubblico e privato in modo da ridurre i tempi di attesa e ridurre anche i costi sia per lo Stato che per i privati. Succederà? Per ora non è ancora stata elaborata alcuna proposta in tal senso. Non ci resta che attendere e sperare.

Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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